I Micenei
Dal 2000 a.C. Una popolazione indoeuropea, gli ACHEI, si stabilì nella penisola greca, nelle poche terre disponibili per l'agricoltura, coltivavano viti, olivi e fichi.
La penisola greca era composta di tante piccole isole e da montagne quindi le comunicazioni erano difficlile, così si formarono tante città-stato.
La più importante era Micene, così la civiltà degli Achei prese il nome di “Micenea”.
I Micenei erano guerrieri, le loro città per difendersi erano circondate da mura molto spesse ed erano costruite su di un'altura. La parte alta della città si chiamava ACROPOLI, e conteneva il palazzo reale, le case dei ricchi, dei soldati e degli artigiani, mentre la maggiorparte dei cittadini abitavano nella parte bassa, fuori dalle mura.
Impararono l'arte della navigazione, conquistarono l'isola di Creta e divennero i principali commercianti del mediterraneo.
Importavano soprattutto i metalli per fabbricare le armi, perchè
i guerrieri avevano un ruolo importantissimo.
La guerra di Troia
I Micenei importavano il grano dalle coste Mar Nero, e dovevano passare da Troia, una grande e potente città. Decisero così di conquistarla perchè non ostacolasse i loro viaggi. Il poeta Omero narrò la vicanda in un poema chiamato Iliade, dove si racconta che Priamo il re di Troia aveva rapito la moglie di Menelao re di Sparta, e così tutti i principi Achei si allearono per andarla a riprendere. Troia venne sconfitta attraverso lo stratagemma del Cavallo di Troia, un grande cavallo di legno vuoto all'interno, che fece costruire Ulisse. Gli Achei si nascosero all'interno del cavallo e lo donarono ai troiani, che lo fecero così entrare nelle loro mura. Nella notte i guerrieri uscirono e conquistarono la città.
Non si conoscono bene le ragioni, ma intorno al 1200 a. C. le città micenee vennero distrutte e bruciate.
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